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Speakers

Gianni Dominici

Dominici

Laureato in Sociologia, nel 1985 è socio fondatore dello Studio Gris, nato su iniziativa di un gruppo di professionisti impegnati a valutare le implicazioni di natura sociale ed economica delle attività di governo, di progettazione e di valutazione degli interventi nelle aree urbane e rurali. Nel 1991 riceve l’incarico, da parte della Fondazione CENSIS, di coordinare le attività dell’Associazione RUR nata su iniziativa della Fondazione con la finalità di elaborare e sostenere proposte innovative per le trasformazioni delle città e del territorio. Dal 1993 ha introdotto all’interno dell’associazione un nuovo campo sistematico di analisi ed intervento relativo allo sviluppo delle tecnologie telematiche nello sviluppo territoriale. Tra il 1997 e il 1998 ha lavorato alla Commissione Europea (DGXXIV) come esperto nel campo delle implicazioni sociali dello sviluppo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. Dal primo gennaio 1999 a settembre 2007 è responsabile del settore Processi Innovativi della Fondazione Censis. In questo ruolo ha diretto numerose ricerche nel campo nella Società dell’Informazione e gestito progetti di telematica applicata. Dal primo gennaio 2001 al maggio 2006 ha assunto anche l’incarico di amministratore delegato di Atenea, una società di formazione in rete sui temi dell’innovazione e della tecnologia. Nel settembre 2007 è diventato vicedirettore generale di FORUM PA. Da gennaio 2010 ne è Direttore Generale.

Questo relatore nel programma congressuale

lunedì, 23 Marzo 2015

12:30
13:30

Come l’informazione che produciamo si può trasformare in servizio[webinar_hp_23mar]

Oggi si sente spesso parlare di “data driven innovation”, riferendosi alla capacità di utilizzare le informazioni che si ricavano dalla analisi dei dati (data analytics), per orientare lo sviluppo dei servizi e per facilitare la vita quotidiana degli individui, delle organizzazioni e delle imprese. 
Non è una moda, ma un percorso di innovazione profondo che genera reali benefici. Basti pensare che le aziende che fondano i propri processi decisionali sulle conoscenze generate dai dati registrano un incremento di produttività del 56%.
 
Lo stesso tipo di approccio dovrebbe essere adottato dal settore pubblico, a partire dai governi territoriali fino a quello nazionale, per capire meglio le condizioni di partenza e i problemi reali del territorio e della popolazione, prima di prendere delle decisioni. Leggere e dare senso ai dati può far evolvere il rapporto con i cittadini, sia dal punto di vista della qualità dei servizi offerti, sia dal punto di vista del miglioramento dell’efficienza e dei risparmi. Non è fantascienza, tuttavia tanto potenziale si deve basare su due gambe robuste: una buona gestione dei dati e la costruzione della fiducia basata sulla trasparenza.
 
Quali dati possono essere utili? Quale è il patrimonio che le amministrazioni possiedono già e che non considerano in quest’ottica? Quali sono gli strumenti a disposizione degli amministratori e dei decision maker per trasformare cittadini, automobili ed edifici in “sensori” per raccogliere dati sui quali costruire modelli interpretativi?
Il seminario proposto da FORUM PA in collaborazione con HP e Intel proverà a rispondere a queste domande presentando modelli in via di sperimentazione e testimonianze di casi di successo.

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